Erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Li avevo contati.
Il sole stava ormai sorgendo, quando eccolo, lo vidi, Tommaso, il pescatore più giovane del paese. Era un ragazzo alto e snello, indossava sempre
un cappello azzurro, sbiadito dal sole. Aveva delle labbra sottili, un naso a patatina e degli occhi celesti con delle sfumature più chiare
che ricordavano le onde del mare.
Tornava affaticato a casa e intravidi la delusione dipinta nel suo viso. Nei giorni precedenti invece, non si era mai perso d’animo e si era sforzato di ricordare gli insegnamenti di mio nonno. Infatti, fu proprio lui, che era un pescatore, a insegnargli tutto ciò che sapeva ora. Però da quando mio nonno si era trasferito lontano dal paese, Tommaso non era più riuscito a pescare.
Quella mattina, non so perché, pensai tutto il tempo a lui, alla sua sfortuna, alla sua barca, alle sue reti vuote e all’espressione del suo viso.
Il giorno dopo mi svegliai presto e andai a chiamare i pescatori che conoscevo, li radunai sulla spiaggia e spiegai loro la situazione di Tommaso.
Tutti accettarono di aiutarlo e così andammo verso le barche, ci salimmo e ci dirigemmo verso Tommaso.
Quando lo raggiungemmo, lessi lo stupore nei suoi occhi e, appena gli spiegammo tutto, restò a bocca aperta per la sorpresa. Il pescatore più esperto disse che sarebbe stato meglio cambiare zona e così andammo più a largo. Poi prendemmo le reti e ci posizionammo. Dopo averle calate, aspettammo a lungo. Tutti eravamo speranzosi di prendere almeno un pesce e guardavamo il mare. Solo i miei occhi si stavano perdendo nell’orizzonte, come quando dipingevo sulla tela pastrocchiando l’arancione, il giallo, il rosso e il rosa.
All’improvviso qualcosa tirò le reti. Andammo subito a vedere cos’era e trovammo un delfino intrappolato! Lo liberammo, lo vedemmo sguizzare via, lo seguimmo con lo sguardo fino a che non lo vedemmo rincontrarsi con la sua mamma per poi scomparire tra le onde. A tutti l’accaduto strappò un sorriso. Ad un tratto qualcos'altro tirò di nuovo la rete e tutti ci precipitammo a vedere che cos'era e ci trovammo una marea di pesci! Lo sguardo di Tommaso si riempì di felicità e gioia. Rientrammo a riva.
Lui decise di dividere i pesci con tutto il paese e organizzò una grande festa.
Addirittura ritornò anche mio nonno! Guardò Tommaso dritto negli occhi e gli disse:- Bravo, sono fiero di te!